Valle Varaita - versante Sud del Monviso.
Tempo di accesso dalla frazione Castello di Pontechianale: circa quattro ore.
Progetto e direzione lavori: architetti Giorgio Rossi ed Enrico Cornaglia.
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Il bivacco "al lago delle Forciolline" (che nell'antico dialetto occitano si chiama: "lac des mayts" ovvero "lago delle madie di Viso" - notizia fornitami dall'amico Dino Broard di Castello) sorge sulle rive dell'omonimo lago in prossimità della "Maita Boarelli" dove l'11 agosto 1863 bivaccò Quintino Sella con i suoi compagni: conte Paolo Ballada di Saint Robert, cav. Giacinto Ballada di S. Robert e il deputato Giovanni Barracco accompagnati dalle guide Raimondo Gertoux, Giuseppe Bodoino e Gio. Battista Abbà durante la prima ascensione italiana al Monviso.
Questo bivacco costituisce il ricovero ideale per coloro che intendono salire al Viso dalla Valle Varaita.
Il bivacco, che è provvisto di 12 posti letto, è diviso in tre sezioni: 1) ingresso e soggiorno con due cuccette 2) dormitorio con dieci cuccette 3) volume tecnico con un wc chimico, locale batterie, locale con contenitori per raccolta differenziata dei rifiuti. Oltre all'ingresso anteriore il bivacco possiede anche un'uscita posteriore. Il bivacco è provvisto di corrente elettrica e di illuminazione... tutto l'anno!
Luglio 2003 - il sopralluogo per definire il punto esatto per la costruzione del bivacco.
Da sinistra: Eugenio Testa g.a. e c.n.s.a.s., Livio Martino c.n.s.a.s., Giovanni Cornaglia g.a. e c.n.s.a.s., Duilio Campra c.n.s.a.s., ing. Falcone, arch. Enrico Cornaglia, Clemente "Mente" Berardo g.a., geom. Vivenzi, arch. Giorgio Rossi c.n.s.a.s., geom. Giulio Comotto. Il geom. Comotto è titolare dell'impresa appaltatrice, il geom. Vivenzi è il capo cantiere dell'impresa, Martino e Campra sono i sub appaltatori del lavoro, l'ing. Falcone è contitolare dell'officina meccanica che ha realizzato la struttura portante.
(g.a. - guida alpina)
(c.n.s.a.s. - componente del Soccorso Alpino e Speleologico)
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Agosto 2004 - La conca del lago delle Forciolline con il rifugio appena realizzato.
Sullo sfondo la cresta delle Sagnette e la punta del Monviso.
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Il nuovo bivacco.
Fronte rivolto a Sud (verso la cresta delle Forciolline e il vallone di Vallanta.
La parete è vetrata e i pannelli in basso servono a realizzare una camera d'aria calda per "riscaldare" naturalmente il bivacco.
I pannelli solari garantiscono la corrente elettrica (e l'illuminazione interna) compresa quella per la radio di soccorso.
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Veduta laterale.
Le finestrelle si aprono rispettivamente: due sul letto posto a fianco dell'ingresso, due sulle tre cuccette basse del dormitorio e due sul locale tecnico.
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Dormitorio: si vedono le cuccette di sinistra (tre sotto e due sopra speculari a quelle di destra. Questo locale è aperto verso l'atrio di ingresso e chiuso da una porta verso la zona dei i locali tecnici ( wc, deposito batterie, raccolta rifiuti). Dalla zona dei locali tecnici è possibile uscire direttamente all'esterno, Dalla finestra presente in questa porta (posta a nord) è possibile vedere la cima del Monviso e chi torna dall'ascensione al "re di pietra"..
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Atrio di ingresso: la cuccetta di sinistra (speculare a quella di destra), il tavolo ribaltabile con i suoi sgabelli e la scaletta che porta al magazzino dei materiali di soccorso nel soppalco ricavato sul dormitorio e sui locali tecnici.
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Dall'interno lo sguardo spazia verso sud, verso la cresta delle Forciolline, il Pelvo, la Marchisa... e ancora più lontano...
Veduta dell'interno durante la fase di montaggio.